Chiesa del Carmine - Adelfia Montrone (BA)

L’esistenza dell’Arciconfraternita è attestata già agli inizi del XVIII secolo in un registro dei verbali del 1709 e in un registro di cassa del 1715, in cui viene riportato il suo stato patrimoniale. Notizie relative alla sua istituzione non ci sono pervenute, sappiamo soltanto che essa inizialmente aveva sede nella Chiesa Matrice di Montrone e che successivamente si trasferì nella Cappella dell’Oratorio (oggi chiesa del Carmine) eretta da Domenico Chiechi, in un periodo imprecisato. Altro importante documento, che ci fornisce dettagli precisi riguardo alle sue funzioni e alla sua organizzazione amministrativa, è lo Statuto munito di regio assenso del 27 luglio 1795, conservato presso l’Archivio di Stato di Bari. Obblighi fondamentali per gli associati erano: l’accompagnamento del Viatico per gli infermi e la partecipazione, ogni terza domenica del mese, alla processione solenne in onore del SS.mo Sacramento. In questa occasione la confessione assumeva un notevole valore, associata all’ascolto della parola di Dio, predicata dal Padre Spirituale. La confessione e la comunione erano obbligatorie almeno quattro volte l’anno, a Pasqua, nella festività dell’Assunzione di Maria Santissima, nella Natività del Signore e nella festività del SS.mo Corpo di Cristo. Altro dovere fondamentale per gli associati era la partecipazione alle processioni della Natività di Maria Santissima della Pietà, del SS.mo Rosario e di S. Trifone. In caso di morte, l’Arciconfraternita sosteneva le spese dei funerali, che prevedevano una veglia, in casa del defunto, l’accompagnamento processionale in chiesa e la celebrazione di una messa cantata. Gli stessi diritti valevano anche per le consorelle. Non abbiamo informazioni riguardo alle pratiche cultuali più recenti in quanto l’Arciconfraternita attualmente non è più attiva.