Documentazione prodotta da:
Confraternita di Maria Santissima del Carmine
Sede della confraternita:

Chiesa parrocchiale di Maria Santissima del Carmine - Sannicandro di Bari (Ba)

Condizione giuridica:
Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto nel 1936
Date di esistenza:
ante 1842 –
Profilo di storia istituzionale:

La confraternita fu istituita ufficialmente  il 23 giugno 1842 con il regio assenso di Ferdinando II (1). Con legge del 3 agosto 1862 divenne “ente laicale non soggetto all'autorità ecclesiastica ma alla potestà amministrativa” (2). L’antica sede, la cappella della Madonna del Carmine, sorgeva ad ovest del castello nella Piazza dell’Orologio (3). La chiesa fu distrutta dal bombardamento aereo degli inglesi su Sannicandro, ma nella notte del 26 giugno 1943 (4)  furono portate in salvo la statua della Madonna, danneggiata, ed una porzione dell’archivio confraternale. Sul finire del 1947 l’arcivescovo mons. Marcello Mimmi nominò padre spirituale della Confraternita del Carmine don Francesco Clarizio, incaricandolo della costruzione della nuova chiesa. Emanato il decreto di erezione il 22 febbraio 1957, la nuova parrocchia fu inaugurata il 21 dicembre 1958 dall’arcivescovo mons. Enrico Nicodemo(5). Alla Madonna del Carmine si rivolgevano per implorare protezione e fortuna gli emigranti in partenza per l’America: nel corso di una pubblica cerimonia di saluto essi, prima dell’alba, partecipavano alla celebrazione di una messa  nella cappella, indossando sotto la camicia l’”abitino” della Madonna benedetto dal celebrante. Oggi il maggior numero di associati  è  costituito da donne, la cui ammissione risale al 1894, ma  in origine essi erano solo uomini. L’abito femminile consiste in una mozzetta bianca su una veste marrone lunga poco oltre le ginocchia e cinta da una fascia larga bianca desinente a triangolo, in una veletta bianca sul capo e nell' "abitino" o scapolare in tessuto con l’immagine della Madonna in cornice marrone  appeso sul petto ad un nastro marrone.  Gli uomini indossavano un tempo una "penitenza" di colore marrone lunga sino alla caviglia, oggi indossano una veste bianca con cintura marrone,  mozzetta bianca e scapolare metallico.

(1) L. Bertoldi Lenoci, Le confraternite postridentine nell’Archidiocesi di Bari. Fonti e
    documenti, I, Bari, Levante, 1983, p. 188
(2) Archivio della confraternita di Maria Ss. del Carmine
(3) A. Bruni, C. Manuzzi, La Madonna del Carmine a Sannicandro. Un’antica venerazione tra
    religione e folclore. pp. 3 - 4
(4) Ibidem, p. 9
(5) Ibidem, pp. 11-16