L’attività della Soprintendenza archivistica per la Puglia, organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali, consiste nella vigilanza sugli archivi non statali pugliesi al fine della loro tutela e valorizzazione. Gli archivi vigilati sono tutti gli archivi di enti pubblici territoriali (regione, province, comuni) e non territoriali (ospedali, università, scuole, banche, camere di commercio, opere pie, ecc.) e gli archivi privati d'interesse storico (persone, famiglie, imprese, partiti politici, confessioni religiose). L’attività per la salvaguardia e la fruizione del patrimonio archivistico della Chiesa locale - con la quale fu motivato negli anni ’80 un cospicuo incremento di personale specializzato della Soprintendenza archivistica per la Puglia - è da sempre, e con più efficacia a partire dalla revisione del Concordato tra Stato e Chiesa del febbraio 1984, uno dei settori fondamentali dell’attività istituzionale dell’amministrazione archivistica statale. Infatti per l’antica e capillare presenza della Chiesa in Italia, protratta per secoli e radicata sul territorio, i suoi archivi, depositari di larghissima parte della storia italiana, sono a pieno titolo inclusi nel patrimonio archivistico nazionale, costituendo una fondamentale e imprescindibile risorsa conoscitiva. |
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